1.000 euro al mese di reddito e corpose spese fisse per l’ex moglie: ha diritto all’assegno di mantenimento

Decisivo, secondo i giudici, è il riferimento alla palese discrepanza redditual-patrimoniale tra la donna e l’uomo

1.000 euro al mese di reddito e corpose spese fisse per l’ex moglie: ha diritto all’assegno di mantenimento

Impossibile, nel caso specifico, negare alla donna un assegno di mantenimento di 200 euro mensili, una volta preso atto della palese differenza a livello economico tra lei e l’ex marito. In sostanza, vi è la necessità, precisano i giudici, del riconoscimento dell’assegno, sia in funzione dellapporto offerto dalla donna, nonostante la breve durata del matrimonio, al ménage familiare, sia, essenzialmente, sotto il profilo assistenziale, in quanto necessario a garantirle una esistenza dignitosa. Per quanto concerne, poi, la pretesa autosufficienza economica della donna, ipotizzata dall’ex marito, i giudici sottolineano lo scarto tra i redditi dell’uomo e della donna e, in particolare, pongono in rilievo la circostanza che il reddito goduto dalla donna si aggira sui 1.000 euro mensili ed è in buona parte assorbito da spese fisse destinate o al pagamento di un mutuo immobiliare per lacquisto, in costanza di matrimonio, di un immobile colpito da un evento sismico, e dunque privo di redditività, o al rimborso di un finanziamento per lacquisto di unautovettura o, infine, al pagamento del canone di locazione della casa di abitazione da lei utilizzata. (Ordinanza 19295 del 7 luglio 2023 della Cassazione)

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