Assegno di mantenimento alla moglie anche se è poco incisiva nel cercare un lavoro e non ha chiesto il reddito di cittadinanza
Impossibile ignorare la situazione complessa che deve gestire la donna, ossia i gravi problemi di salute della figlia e il contesto territoriale caratterizzato da una forte disoccupazione

Assegno di mantenimento post separazione anche alla moglie che è poco incisiva nel cercare un lavoro e non ha neanche chiesto il ‘reddito di cittadinanza’. Ciò perché è impossibile, nel caso specifico preso in esame dai giudici, ignorare la situazione complessa che deve gestire la donna, ossia i gravi problemi di salute della figlia e il contesto territoriale caratterizzato da una forte disoccupazione. Per definire la cifra dell’assegno bisogna poi tenere conto, precisano i giudici, non solo del tenore di vita garantito dall’uomo durante il matrimonio ma anche quello da lui assicurato alla moglie negli anni successivi alla interruzione definitiva della loro convivenza sotto lo stesso tetto. Erroneo, chiariscono i giudici, respingere la domanda di mantenimento avanzata dalla donna senza alcuna considerazione, da un canto, del tenore di vita matrimoniale, ancora rilevante ai fini del contributo di mantenimento, e, dall’altro, dell’effettiva possibilità per la donna di reperire un lavoro adeguato nella zona di trasferimento in Campania. (Ordinanza 8254 del 22 marzo 2023 della Corte di Cassazione)