‘Assegno unico universale’, chiarimenti da parte dell’INPS

Rilevanti le novità apportate con la Legge di Bilancio 2023. In primo luogo, le famiglie hanno diritto ad un incremento automatico dell’importo dell’assegno con effetto retroattivo, a partire da gennaio 2023

‘Assegno unico universale’, chiarimenti da parte dell’INPS

Cambia il panorama relativo al cosiddetto ‘assegno unico universale’. Rilevanti le novità apportate con la ‘Legge di Bilancio 2023’. A fare chiarezza provvede l’‘Istituto nazionale di previdenza sociale’ con una circolare ad hoc. In primo luogo, viene precisato che le famiglie hanno diritto ad un incremento automatico dell’importo dell’assegno con effetto retroattivo, a partire da gennaio 2023. Nel dettaglio, l'aumento sarà riconosciuto nella misura del 50 per cento dell'assegno per i figli minori di un anno e per ciascun figlio nella fascia di età compresa tra  uno e tre anni, nel caso di nuclei familiari con almeno tre figli e un ‘ISEE’ non superiore a 43.240. Inoltre, usufruiranno dell'aumento del 50 per cento dell’assegno le famiglie con quatto figli, mentre i nuclei familiari con disabili vedranno equiparate le maggiorazioni previste in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni (fino al compimento dei 21 anni di età) a quelle dei figli disabili minorenni. Novità anche per quanto concerne i termini di pagamento. A questo proposito, l’istituto previdenziale procederà dal 10 al 20 di ogni mese alla corresponsione degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente. Dal 20 al 30 di ogni mese, invece, verranno erogati gli importi relativi a nuove domande pervenute nel mese precedente e per gli assegni che, rispetto al mese precedente, hanno subito variazioni in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell'‘ISEE’. Dall’istituto previdenziale ricordano che non bisogna rinnovare la domanda di ‘assegno unico universale’. Per il 2023, quindi, bisognerà presentare soltanto il nuovo ‘ISEE’ relativo al 2023 in corso di validità. Se al momento dell’elaborazione della domanda, l’‘ISEE’ non è stato ancora aggiornato, l'istituto previdenziale procederà comunque con l'erogazione dell’assegno, seppur con gli importi al minimo di legge. Ci sarà tempo fino al 30 giugno 2023 per presentare l'‘ISEE’ aggiornato e ricevere quindi gli importi più elevati della prestazione e i relativi arretrati. In ultima battuta, l’istituto previdenziale sottolinea di avere reso recentemente disponibile on line una nuova versione del simulatore del calcolo dell’importo dell’‘assegno unico universale’ per i figli. Tale applicazione è dotata, precisano ancora dall’‘INPS’, di nuove funzioni a supporto della presentazione e della gestione delle domande, è accessibile senza autenticazione e permette, infine, di calcolare l’importo dell’assegno con gli aggiornamenti del 2023. (Circolare del 7 aprile 2023 dell’Istituto nazionale di previdenza sociale)

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