Confisca edilizia: la Corte Costituzionale sul diritto di ipoteca

La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionali le norme sulla confisca edilizia nella parte in cui non tutelano il diritto di ipoteca iscritto dal creditore non responsabile dell’abuso prima della trascrizione dell’acquisto a favore del Comune

Confisca edilizia: la Corte Costituzionale sul diritto di ipoteca

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune norme sulla confisca edilizia. In precedenza, la Corte di Cassazione e il Consiglio di Stato avevano interpretato queste leggi in modo tale da considerare la confisca edilizia come acquisto originario, con la cancellazione automatica di ipoteche e vincoli preesistenti. Tuttavia, la Corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi, ha evidenziato che l'eliminazione dell'ipoteca avrebbe penalizzato ingiustamente i creditori non coinvolti nell'abuso edilizio, causando loro danni e privandoli dei mezzi di compensazione necessari. Per la Consulta, la confisca edilizia dovrebbe rispettare il diritto delle ipoteche registrate dai creditori prima dell'acquisto a favore del Comune, a meno che il creditore ipotecario non sia coinvolto nell'abuso.

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