Contratto di locazione a carico: l’ex moglie può ottenere l’assegno divorzile
Possibile la revisione delle originarie condizioni del divorzio. Decisivo il peso specifico del canone di locazione a fronte della posizione economica della donna

Il contratto di locazione sottoscritto dall’ex moglie a seguito della revoca dell’assegnazione in suo favore della casa coniugale ne legittima la richiesta di revisione delle condizioni economiche del divorzio con conseguente riconoscimento del suo diritto a vedersi versare ogni mese l’assegno divorzile dall’ex marito. Decisivo il peso specifico del canone di locazione - 500 euro mensili - a fronte della posizione economica della donna, che, hanno rilevato i giudici, è una casalinga ultrasessantenne, priva di titoli professionali, essendosi dedicata sempre alla famiglia nell’arco di ventitré anni, e si è ritrovata stata costretta a stipulare un contratto di locazione, in data successiva al pregresso decreto del Tribunale con cui, tra l’altro, le è era stata revocata l’assegnazione della casa coniugale. A sostegno della decisione di riconoscere alla donna l’assegno divorzile di 450 euro i giudici spiegano che il fatto nuovo è rappresentato proprio dalla sottoscrizione del contratto di locazione e aggiungono che tale stipula non può essere messa sullo stesso piano della mera esigenza abitativa, prospettata precedentemente dalla donna, in quanto solo dall’avvenuta effettiva stipulazione del contratto di locazione è derivato un aumento di spesa che ha inciso sulla situazione economica della donna. (Ordinanza 8985 del 30 marzo 2023 della Corte di Cassazione)