Coppia scoppiata, relazione durata pochi mesi: lei non può pretendere di trascorrere del tempo col cane dell’ex compagno
Decisiva la carenza di prova dell’instaurazione di un rapporto significativo tra la donna e il cane, vista la breve durata della relazione sentimentale che l’aveva legata al padrone del quadrupede

Se la coppia scoppia, e la relazione è durata pochi mesi, allora il cane condiviso tra i due partner rimane al legittimo proprietario e all’oramai ex padrone acquisito va negato il diritto di frequentazione col quadrupede. Ciò perché, a fronte della brevità della relazione tra i bipedi, è logico ritenere inesistente un legame affettivo tra l’animale e quello che è stato per qualche mese il padrone acquisito. Inutile, nel caso specifico, l’azione giudiziaria proposta da una donna nei confronti dell’ex compagno e mirata a vedersi riconosciuto il diritto di frequentazione del cane, di proprietà dell’uomo ma condiviso durante la loro relazione affettiva. I giudici precisano che va negato il diritto di visita all’animale richiesto dalla donna, ma sulla base non della insussistenza della coppia di fatto tra lei e l’ex compagno, bensì per la carenza di prova dell’instaurazione di un rapporto significativo tra lei e il cane, vista la breve durata della relazione sentimentale che l’aveva legata al padrone del quadrupede. (Ordinanza 8459 del 24 marzo 2023 della Corte di Cassazione)