Decadenza dalla responsabilità genitoriale: l’amore sincero per la figlia non salva la madre
La donna, pur ispirata da sentimenti sinceri nei confronti della figlia, è inidonea a svolgere il ruolo genitoriale, non essendo ella in grado di assumere atteggiamenti e condotte finalizzati a curare lo sviluppo psichico ed affettivo della figlia

Non basta l’amore sincero per la figlia ad evitare alla madre la decadenza dalla responsabilità genitoriale. Questo il chiarimento fornito dai giudici (ordinanza numero 23097 del 26 agosto 2024 della Cassazione), chiamati a prendere in esame la delicata vicenda relativa al rapporto tra una donna e la figlia. Nello specifico, si è appurato che la donna, ancorché ispirata da sentimenti di amore sincero nei confronti della figlia, è inidonea a svolgere il ruolo genitoriale, non essendo ella in grado di assumere atteggiamenti e condotte finalizzati a curare lo sviluppo psichico ed affettivo della figlia, anche avuto riguardo ai reiterati comportamenti pregiudizievoli per la minore, più volte riscontrati. Tale situazione nella donna, caratterizzata da un disturbo della personalità, grave e non transitorio – che secondo ha dato luogo a condizioni cliniche che dopo tanti anni si sono cronicizzate – richiede un percorso terapeutico di recupero finalizzato ad affrontare le criticità che incidono sull’equilibrio psico-emotivo della donna, criticità tali da determinare un impedimento al corretto esercizio delle responsabilità genitoriali, con conseguente incompatibilità con le necessità della minore. Confermata, quindi, anche la prognosi negativa di eventuale recuperabilità di adeguate competenze genitoriali, poiché, in tale ottica, lo svolgimento di una attività lavorativa (che la donna ha da poco intrapreso) e l’amore nei confronti della figlia non possono esaurire la capacità genitoriale, in considerazione dell’aumentare delle esigenze della minore che richiede un rapporto affettivo con una figura genitoriale che offra garanzia di stabilità e sicurezza. Impossibile, quindi, permanendo le criticità della donna e le esigenze di tutela della minore, ripristinare la responsabilità genitoriale materna.