Di passaggio due agenti di Polizia Penitenziaria: legittima la multa da loro inflitta a un automobilista beccato a guidare parlando al telefono e percorrendo la corsia preferenziale

I giudici sottolineano che i due agenti della Polizia Penitenziaria si trovavano a bordo di un veicolo di servizio ed erano diretti a svolgere esercitazioni programmate

Di passaggio due agenti di Polizia Penitenziaria: legittima la multa da loro inflitta a un automobilista beccato a guidare parlando al telefono e percorrendo la corsia preferenziale

Legittima la multa inflitta all’automobilista – beccato a percorrere con la propria vettura la corsia preferenziale, senza dispositivi di emergenza, senza di cintura di sicurezza e intento a parlare al cellulare – da due agenti della Polizia Penitenziaria che si trovavano a bordo di un veicolo di servizio ed erano diretti a svolgere esercitazioni programmate. Inutili le obiezioni proposte dall’automobilista e mirate contestare la legittimità dell’operato degli agenti della ‘Penitenziaria’. Per i giudici, difatti, l’intervento dei due agenti della Polizia Penitenziaria è stato pienamente legittimo, non essendovi la necessità di indicare in relazione a quale specifico compito d’istituto essi avesse contestato l’infrazione. Inoltre, la contestazione è legittima, ancorché effettuata oralmente, non essendo necessario, nell’immediatezza dei fatti, redigere e consegnare copia del verbale al conducente. In sostanza, non v’è dubbio, secondo i giudici, che i due agenti fossero in servizio e quindi abilitati legittimamente a rilevare le infrazioni compiute dall’automobilista. (Ordinanza 37855 del 28 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)

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