Edilizia sovvenzionata, discriminatorio chiedere una documentazione ulteriore per le istanze dei cittadini extracomunitari

Il riferimento è alla necessità della presentazione di una attestazione relativa alla mancanza di proprietà immobiliari nel Paese di origine e nel Paese di provenienza

Edilizia sovvenzionata, discriminatorio chiedere una documentazione ulteriore per le istanze dei cittadini extracomunitari

Catalogabile come discriminazione il paletto imposto dalla Regione nell’ambito del cosiddetto ‘Regolamento di esecuzione per la disciplina delle modalità di gestione di alloggi di edilizia sovvenzionata’ e mirato, in sostanza, a richiedere ai cittadini extracomunitari l’attestazione relativa all’assenza di proprietà – anche in riferimento ai componenti del nucleo familiare – di immobili nel Paese di origine e nel Paese di provenienza. Riflettori puntati, in particolare, su un preciso passaggio del Regolamento, quello con cui si stabilisce che, ai fini dell’accesso agli alloggi di edilizia sovvenzionata, tutti i cittadini appartenenti a Paesi esterni all’Unione Europea debbano fornire documentazione attestante che tutti i componenti del nucleo familiare non sono proprietari di altri alloggi nel Paese di origine e nel Paese di provenienza, con conseguente esclusione di tutti i richiedenti extracomunitari che non forniscano tale documentazione assieme all’istanza mirata all’ottenimento di una casa di edilizia sovvenzionata. (Ordinanza del 4 dicembre 2022 del Tribunale di Pordenone)

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