Età e salute rendono difficile l’inserimento nel mondo del lavoro: riconosciuto alla donna l’assegno di mantenimento

Rilevante anche il contributo offerto dalla donna alla formazione del patrimonio del marito

Età e salute rendono difficile l’inserimento nel mondo del lavoro: riconosciuto alla donna l’assegno di mantenimento

Legittimo l’assegno di mantenimento in favore della donna che, a causa dell’età e delle precarie condizioni di salute, si trova ad affrontare un difficile inserimento nel mondo del lavoro. Irrilevante, invece, l’acquisizione, da parte sua, di una certa professionalità nel corso della pluriennale collaborazione prestata nello studio dentistico del marito. Inutile l’opposizione dell’uomo. Anche perché, secondo i giudici, non si può ignorare il notevole contributo portato dalla donna alla formazione del patrimonio del marito, così come non si può ignorare la rilevante sperequazione economico-patrimoniale della coppia, essendo lei titolare solo di alcuni cespiti di modesto valore e redditività, mentre lui è titolare di un rilevante patrimonio immobiliare e dispone di un reddito elevato, documentato  fiscalmente in 100.000 annui lordi. Per chiudere il cerchio, infine, i giudici osservano che la donna è priva di abitazione, vivendo ancora nella casa coniugale, il cui rilascio, però, è stato richiesto giudizialmente dal marito, e a questo proposito non si può ignorare la futura spesa che la donna dovrà affrontare per prendere una casa in affitto. (Ordinanza 22408 del 15 luglio 2022 della Corte di Cassazione)

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