Guerra in Ucraina: legittime le misure restrittive per l’imprenditore russo e la moglie
Legittime le misure restrittive adottate, a fronte della guerra mossa dalla Russia all’Ucraina, dal Consiglio dell’Unione Europea nei confronti di un imprenditore russo di spicco, che opera nei settori dell’industria petrolifera e del gas, e di sua moglie

Sebbene l’imprenditore russo non abbia svolto un ruolo diretto nelle offensive militari condotte in Ucraina, opera in settori economici che costituiscono una notevole fonte di reddito per il governo della Federazione russa Per quanto riguarda l’applicazione delle misure restrittive alla consorte dell’imprenditore russo, i giudici osservano che ella è legata al marito in ragione di un vincolo familiare e di un legame commerciale, tenuto conto delle loro rispettive funzioni all’interno di due società e di una fondazione. I giudici sottolineano poi che, contrariamente a quanto affermano i due coniugi, l’inserimento dei loro nomi negli elenchi delle misure restrittive non costituisce una limitazione ingiustificata, arbitraria e sproporzionata dei loro diritti fondamentali, tra cui, in particolare, il diritto al rispetto della vita privata e familiare, del domicilio e delle comunicazioni. Ciò anche perché il diritto dell’Unione Europea prevede la possibilità di autorizzare l’uso di capitali congelati per soddisfare bisogni fondamentali e di accordare autorizzazioni specifiche che consentano di scongelare capitali o altre risorse economiche. (Sentenze del 6 settembre 2023 del Tribunale dell’Unione Europea)