Il bonifico errato e la discordanza dell'IBAN
La situazione presa in considerazione è particolarmente intricata e si riferisce ad un'errata esecuzione di un bonifico da parte di una banca per un cliente, causata dalla discrepanza tra il codice IBAN e il beneficiario indicato

La S.C. ha emesso il principio di diritto secondo cui la banca è responsabile nel caso in cui il beneficiario del bonifico non ha un conto presso di essa. La Corte ha osservato che l'errore può derivare da una digitazione sbagliata dell'IBAN o da inganni che inducono il creditore a credere che il conto appartenga al beneficiario anziché al truffatore.
La legislazione vigente disciplina principalmente le operazioni di pagamento e l'uso dell'IBAN per identificare i beneficiari. Gli intermediari di pagamento sono responsabili solo delle operazioni controllate, mentre l'IBAN svolge un ruolo cruciale nell'esecuzione di un bonifico. Tuttavia, gli intermediari non sono obbligati ad eseguire un pagamento basato sull'IBAN indicato, ma devono adottare misure adeguate per evitare errori. Se un intermediario esegue un pagamento verso un beneficiario sbagliato nonostante consapevolezza dell'errore, è considerato responsabile.
Il Collegio ha affermato che è fondamentale basarsi sulla diligenza e sulla consapevolezza degli intermediari riguardo agli errori nelle informazioni di pagamento. Quest’ultimi devono dimostrare di aver adottato misure preventive contro l'errata individuazione dei beneficiari. Inoltre, la banca dovrebbe comunicare al cliente i dati corretti del beneficiario qualora avvenga un errore nel bonifico.
In sintesi, la Corte ha sottolineato l'importanza della diligenza da parte degli intermediari nel gestire gli errori nei bonifici e ha stabilito che devono agire in modo consapevole per evitare errori e conseguenze negative per i clienti. Gli intermediari sono, quindi, tenuti a dimostrare di aver seguito le giuste precauzioni per prevenire errori nei pagamenti. (Cass. civ., sez. I, ord., 25 giugno 2024, n. 17415)