Il delicato equilibrio tra trasferimento e responsabilità genitoriale

Dopo la separazione tra due coniugi, l’ex moglie ha chiesto di trasferirsi con i bambini a 850 chilometri di distanza dall’ex marito per accettare un'offerta di lavoro

Il delicato equilibrio tra trasferimento e responsabilità genitoriale

I giudici di prima istanza hanno permesso il trasferimento sulla base dell'opportunità lavorativa, mantenendo comunque la condivisione dei figli con il padre. La richiesta della donna è stata approvata, nonostante l'opposizione dell'uomo, pensando che fosse nell'interesse dei figli. Mentre i giudici d'appello hanno accolto la richiesta basandosi sulle presunte preferenze dei minori per il trasferimento, la Corte di cassazione considera necessario valutare più attentamente la situazione, soprattutto riguardo alla distanza tra le due città.

I figli sembrano entusiasti del trasferimento, ma i giudici di Cassazione nutrono preoccupazioni per la possibile violazione del diritto dei minori al rapporto con entrambi i genitori. La distanza tra le città potrebbe rendere difficile per il padre incontrare regolarmente i figli, limitando le visite a pochi giorni per via dei lunghi spostamenti.

Considerando le attività scolastiche e sportive dei bambini nella città attuale, un trasferimento così lontano potrebbe costituire un problema per il mantenimento di una relazione stabile con il padre. Viene, quindi, sottolineata l'importanza di trovare delle soluzioni adeguate a bilanciare i bisogni dei figli con le aspettative della madre.

In definitiva, il trasferimento proposto dalla donna con i figli potrebbe compromettere il diritto dei bambini a mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori, secondo quanto stabilito dai magistrati. (Cass. civ., sez. I, ord., 7 maggio 2024, n. 12282).

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