Il tragitto panoramico inchioda il conducente della vettura: è legittimo parlare di taxi abusivo

Il percorso scelto, molto più lungo di quello naturale lungo l’autostrada, mal si concilia con un semplice passaggio concesso, per ragioni di cortesia, a semplici conoscenti

Il tragitto panoramico inchioda il conducente della vettura: è legittimo parlare di taxi abusivo

Il tragitto panoramico compiuto dalla vettura, evitando il percorso più rapido in autostrada, inchioda il conducente e legittima la sanzione decisa dalla Prefettura che gli ha contestato l’esercizio abusivo del ‘servizio taxi’. Irrilevanti la presunta conoscenza e la connazionalità tra l’uomo alla guida e le persone presenti nel veicolo. Esclusa, perciò, l’ipotesi di un semplice passaggio dato per cortesia ad alcuni conoscenti. In sostanza, è provata la natura del trasporto alla luce delle dichiarazioni rese dall’autista, che ha riconosciuto di trasportare persone lungo un itinerario che da La Spezia li avrebbe dovuti portare a Genova, transitando per le cosiddette Cinque Terre. Secondo i giudici, quindi, da tali dichiarazioni è logico ricavare, da una parte, la consapevolezza della illiceità della condotta realizzata e, dall’altro, la prova dell’elemento materiale, alla luce del fatto che il percorso scelto, molto più lungo di quello naturale lungo l’autostrada che collega le due città, mal si concilia con un semplice passaggio concesso, per ragioni di cortesia, a semplici conoscenti. (Ordinanza 34233 del 21 novembre 2022 della Corte di Cassazione)

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