In Gazzetta il decreto che regola il flusso lavorativo dei migranti

Il nuovo decreto introduce un sistema di controllo durante la compilazione delle richieste di lavoro da parte dei migranti, impone la conferma dell'assunzione dopo il visto, permette di rinnovare i contratti dei lavoratori stagionali e include 10.000 nuove quote per i badanti

In Gazzetta il decreto che regola il flusso lavorativo dei migranti

Il Decreto Flussi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 ottobre 2024, presenta disposizioni in diversi ambiti, riguardanti lavoratori stranieri, vittime di caporalato, flussi migratori e protezione internazionale. Questo decreto apporta modifiche significative alle procedure di assunzione di stranieri non residenti entro le quote di ingresso del 2025e modifica leggi esistenti come il TUI del 1998.

Le nuove regole implementano un sistema avanzato per controllare accuratamente le richieste di nulla osta fin dalla compilazione, verificando le dichiarazioni dei datori di lavoro mediante una connessione tra vari enti come il Ministero dell'Interno, del Lavoro, le Camere di Commercio e l'AGID. Inoltre, vietano ai datori di lavoro di rifiutare le assunzioni una volta ottenuto il nulla osta e il visto per il lavoratore straniero, oltre a limitare le richieste di nulla osta da parte di un singolo datore di lavoro.

Il provvedimento introduce controlli più rigidi per i lavoratori provenienti da Paesi "a rischio" come Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, al fine di evitare l'uso di documenti falsi, e richiede una verifica approfondita da parte dell'Ispettorato del Lavoro nelle situazioni sospette. Include anche disposizioni sul lavoro stagionale e sull'ingresso sperimentale di 10.000 stranieri nel settore dell'assistenza ad anziani e disabili, gestito attraverso Agenzie per il Lavoro e altre organizzazioni autorizzate.

Per semplificare la gestione, i datori di lavoro devono utilizzare un domicilio digitale per le comunicazioni istituzionali e stipulare contratti di soggiorno digitali tramite il Portale immigrazione. Le norme prevedono anche protezioni per gli stranieri in cerca di asilo, imponendo obblighi di collaborazione per la verifica di informazioni e documenti essenziali. In caso di mancata cooperazione, le autorità possono accedere ai dispositivi elettronici.

Infine, il decreto stabilisce che il ritiro ingiustificato da una struttura di accoglienza comporterà il venir meno automatico della richiesta di asilo.

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