La nuova famiglia non libera l’ex marito dall’obbligo di versare l’assegno divorzile all’ex moglie

Decisiva la constatazione che l’uomo, nonostante una nuova moglie e due figlie, ha aumentato la propria capacità di spesa

La nuova famiglia non libera l’ex marito dall’obbligo di versare l’assegno divorzile all’ex moglie

Confermato l’assegno divorzile all’ex moglie anche se l’ex marito ha una nuova famiglia, una nuova consorte e due figlie ancora minorenni. A inchiodare l’uomo è, chiariscono i giudici, la sua accertata capacità di spesa. Nello specifico, i giudici osservano che, pur rilevando l’astratta idoneità delle circostanze sopravvenute – nuova moglie e due figlie – ad incidere negativamente sulla situazione patrimoniale dell’uomo – che svolge la professione di notaio –, sono mancate, in concreto, prove attestanti conseguenze negative sulla sua capacità di reddito. Anzi, è stata riscontrata un’accresciuta capacità di spesa dell’uomo: significativo il fatto, osservano i giudici, che egli abbia aumentato il suo già rilevante patrimonio immobiliare a mezzo dell’acquisto di un immobile del valore di circa 650.000 euro. Sacrosanto, quindi, il corposo assegno divorzile – ben 2.000 euro – riconosciuto alla donna. Impossibile pensare a una revoca dell’assegno o, in alternativa, a una riduzione della cifra, poiché è smentito dai fatti il presunto peggioramento della situazione patrimoniale dell’uomo a causa della costituzione di un nuovo nucleo familiare. (Ordinanza 356 del 10 gennaio 2023 della Corte di Cassazione)

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