Madre con condizione disfunzionale: inevitabile l’adozione per i figli

Decisiva la sottolineatura che la condizione della donna non è contingente. Inutile ipotizzare un sostegno per lei con l’intento di farle superare le gravissime incapacità

Madre con condizione disfunzionale: inevitabile l’adozione per i figli

Se la madre vive una condizione disfunzionale non contingente, con tanto di sintomatologia persecutoria e di distacco verso la parole, allora è inevitabile l’adozione per salvarne i figli. I giudici sottolineano, nel caso preso in esame, che la condizione della donna non è contingente, e che, anche in ragione della sintomatologia persecutoria da lei manifestata, allora, è inutile ipotizzare un sostegno per lei con l’intento di farle superare le gravissime incapacità manifestatesi anche in episodi specifici, nella crescita emotiva ed affettiva dei figli. Correttamente i giudici richiamano i comportamenti di mancato interessamento verso i figli, l’atteggiamento negatorio delle difficoltà, l’irrilevanza dell’intrapreso percorso individuale. Inequivocabile il quadro clinico diagnosticato nei confronti della donna e contraddistinto da grave malfunzionamento con aspetti paranoidei e narcisistici, sostenuto da meccanismi di negazione, proiezione e frammentazione che non lasciano margini di miglioramento in tempi compatibili con i bisogni di accudimento morale e materiale dei tre minori in un contesto familiare stabile, sereno, con figure adulte affettive e autorevoli. (Ordinanza 8681 del 28 marzo 2023 della Corte di Cassazione)  

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