Mantenimento della cittadinanza: possibile per lo Stato richiedere l’esistenza di un collegamento reale col Paese

Tuttavia, qualora la persona non possieda la cittadinanza di un altro Stato membro dell’Unione Europea, dal momento che la perdita della cittadinanza comporterebbe anche la perdita dello status di cittadino comunitario, deve avere la possibilità di far esaminare la proporzionalità di tale perdita

Mantenimento della cittadinanza: possibile per lo Stato richiedere l’esistenza di un collegamento reale col Paese

Possibile per lo Stato membro dell’Unione Europea subordinare il mantenimento della cittadinanza all'esistenza di un collegamento effettivo col Paese. Tuttavia, qualora la persona non possieda la cittadinanza di un altro Stato membro dell’Unione Europea, cosicché la perdita della cittadinanza comporterebbe anche la perdita dello status di cittadino comunitario, detta persona deve avere la possibilità di far esaminare la proporzionalità di tale perdita. Questi i paletti fissati dai giudici comunitari, chiamati a prendere in esame il caso relativo a una ragazza figlia di madre danese e di padre americano. In linea di principio, la Danimarca può prevedere che i suoi cittadini nati all’estero e che non abbiano mai vissuto nel suo territorio perdano la cittadinanza danese all’età di 22 anni. Tale misura deve tuttavia rispettare il principio di proporzionalità, qualora essa comporti anche la perdita della cittadinanza europea, osservano i giudici. E ciò è quanto avviene se la persona non possiede la cittadinanza di un altro Stato membro dell’Unione Europea. In sostanza, il diritto comunitario osta alla perdita definitiva della cittadinanza danese e quindi della cittadinanza europea senza che la persona ne sia stata avvisata o informata, e senza che abbia avuto la possibilità di chiedere un esame individuale delle conseguenze di tale perdita. (Sentenza del 5 settembre 2023 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)  

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