Niente cittadinanza italiana per l’uomo che vive in America grazie al lontano trasferimento del nonno

I figli minori di persona che abbia perduto la cittadinanza italiana, avendo spontaneamente acquistato la cittadinanza straniera e stabilito all’estero la propria residenza, perdono anch’essi la cittadinanza italiana

Niente cittadinanza italiana per l’uomo che vive in America grazie al lontano trasferimento del nonno

I figli minori di persona che, alla luce della legge numero 555 del 1912, abbia perduto la cittadinanza italiana, avendo spontaneamente acquistato la cittadinanza straniera e stabilito all’estero la propria residenza, perdono anch’essi la cittadinanza italiana. Questo il paletto fissato dai giudici, chiamati a prendere in esame il caso relativo ad un uomo che, nato in America nel 1982, ha inutilmente chiesto di essere dichiarato cittadino italiano in virtù di discendenza da un nonno che era nato, da genitori italiani, a Teramo nel lontanissimo 1881 e poi era emigrato in America. Nello specifico, i giudici hanno osservato che il nonno era divenuto cittadino statunitense per naturalizzazione nel 1924, perdendo la cittadinanza italiana, e, di conseguenza, l’aveva perduta anche il figlio minore, e quindi non può sostenersi che il discendente, nato nel 1982, fosse, al momento della nascita, figlio di cittadino anche italiano, essendo il padre già cittadino statunitense. Per fare chiarezza, comunque, i giudici precisano che non rileva l’esistenza di una valida consapevolezza in capo ai minori di voler rinunciare alla pregressa cittadinanza, potendo i predetti minori riacquistare la cittadinanza italiana mediante dichiarazione di volerla scegliere al compimento della maggiore età, a condizione di risiedere in Italia. (Ordinanza 17161 del 15 giugno 2023 della Cassazione)

news più recenti

Mostra di più...