Niente indennizzo ad azionisti e creditori per la cessione delle azioni del ‘Banco Popular’

A fronte della risoluzione adottata nel 2017 per la banca spagnola ‘Banco Popular’, che, approvata dalla Commissione Europea, ha portato all'acquisto delle azioni del ‘Banco Popular’ al prezzo di un euro da parte della banca spagnola ‘Banco Santander’, gli azionisti e i creditori coinvolti non avevano diritto a un indennizzo da parte del ‘Fondo di risoluzione unico’. Ciò perché essi non avrebbero ricevuto un trattamento migliore in caso di liquidazione della banca rispetto a quello risultante dalla risoluzione

Niente indennizzo ad azionisti e creditori per la cessione delle azioni del ‘Banco Popular’

Dopo la crisi finanziaria mondiale del 2008, il legislatore dell'Unione Europea ha introdotto una serie di misure volte a proteggere i mercati finanziari in ambito europeo. Una di queste misure è il meccanismo di risoluzione unico, il cui obiettivo principale è consentire una risoluzione ordinata delle banche senza ricorrere al denaro dei contribuenti, promuovendo nel contempo la stabilità finanziaria. Nello specifico, se una banca è in dissesto o a rischio di dissesto, il Comitato di risoluzione unico, un'agenzia dell'Unione Europea, può, a determinate condizioni, adottare un programma di risoluzione che dovrà essere approvato dalla Commissione Europea. Il Fondo di risoluzione unico fa anch’esso parte dell'unione bancaria: si tratta di un fondo di emergenza, utilizzabile in tempi di crisi e finanziato dallo stesso settore bancario. Nel giugno 2017, il ‘Comitato di risoluzione unico’ ha adottato un programma di risoluzione per la banca spagnola Banco Popular, che è stato approvato dalla Commissione Europea e ha portato all'acquisto delle azioni del Banco Popular al prezzo di un euro da parte della banca spagnola Banco Santander. Secondo il regolamento dell'Unione Europea relativo alla risoluzione degli enti creditizi, se è accertato che gli azionisti o i creditori di un'entità oggetto di un'azione di risoluzione hanno sostenuto perdite maggiori rispetto a quelle che avrebbero sostenuto in caso di liquidazione di tale entità con procedura ordinaria di insolvenza, il ‘Comitato di risoluzione unico’ può ricorrere al ‘Fondo di risoluzione unico’ per indennizzarli. Nel caso del Banco Popular, per stimare tale potenziale differenza di trattamento, una valutazione della banca in uno scenario ipotetico di liquidazione è stata effettuata da un perito indipendente. Il ‘Comitato di risoluzione unico’ ha successivamente deciso che gli azionisti e i creditori coinvolti non avrebbero ricevuto un trattamento migliore in caso di liquidazione del Banco Popular rispetto a quello risultante dalla risoluzione e che non avevano perciò diritto a un indennizzo da parte del ‘Fondo di risoluzione unico’. Per i giudici è decisivo il parere del perito, parere secondo cui il risultato all'esito di una procedura ordinaria di insolvenza sarebbe stato identico a quello risultante dalla risoluzione, cosicché il diritto di proprietà degli azionisti e dei creditori non è stato leso. (Sentenza del 22 novembre 2023 del Tribunale dell’Unione Europea)

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