Nuovi reattori nucleari: sì all’aiuto di Stato
Confermata la decisione della Commissione Europea in merito a quanto stabilito dall’Ungheria

Legittimo l’aiuto stabilito dall’Ungheria a favore di un’impresa statale per la costruzione di nuovi reattori nucleari. Respinto, difatti, il ricorso proposto dall’Austria contro la decisione con cui la Commissione Europea ha approvato lo stanziamento deciso dallo Stato ungherese. Nel marzo del 2017 la Commissione Europea ha dichiarato l’aiuto in questione compatibile con il mercato interno subordinatamente a determinate condizioni. In particolare è stato sottolineato che gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche possono essere considerati compatibili con il mercato interno, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. In particolare, il Tribunale dichiara che la decisione di aggiudicazione dell’appalto per la costruzione dei due nuovi reattori, che si collocava a monte della misura di aiuto in questione, non costituisce una modalità inscindibile dall’oggetto di tale aiuto. Lo svolgimento di una procedura di appalto pubblico e l’eventuale ricorso ad un’altra impresa per la costruzione dei reattori non modificherebbero né l’oggetto dell’aiuto, vale a dire la messa a disposizione a titolo gratuito dei due nuovi reattori ai fini del loro funzionamento, né il relativo beneficiario, che è la società statale. Inoltre, anche supponendo che una gara di appalto pubblico abbia inciso sull’importo dell’aiuto, una circostanza del genere non avrebbe di per sé avuto alcuna conseguenza sul vantaggio che detto aiuto costituiva per il suo beneficiario, vale a dire la messa a disposizione gratuita dei due nuovi reattori ai fini del loro funzionamento. (Sentenza del 30 novembre 2022 del Tribunale dell’Unione Europea)