Passaporti: le due soluzioni del Ministero dell’Interno
Il Ministero dell'Interno ha attivato un'agenda prioritaria per risolvere i problemi legati al rilascio dei passaporti, che ora si divide in due opzioni: una per coloro che devono partire entro 30 giorni e una per chi ha una partenza entro 15 giorni. L'unico requisito richiesto è dimostrare l'urgenza legata a determinati motivi come lavoro, salute o turismo

Per chi deve partire entro 30 giorni, sarà necessario prenotare un appuntamento tramite la specifica piattaforma web della Polizia e presentarsi con la documentazione che attesti la data di partenza. Mentre per chi deve partire entro 15 giorni, l'utente può recarsi in qualsiasi giorno dal lunedì al venerdì durante le ore mattutine di apertura, dove la documentazione verrà verificata e la richiesta elaborata in base alla necessità presentata.
Tuttavia, rimane comunque un problema significativo. Date le problematiche che si trascinano da anni, in entrambi i casi è essenziale presentarsi con un documento che dimostri di aver già prenotato il viaggio. In pratica, sarà necessario aver prenotato il viaggio (e quindi aver già pagato in parte o totalmente) senza avere la certezza di ottenere il passaporto per la partenza.
Se dovesse verificarsi un ostacolo nel processo burocratico e venisse comunicato un "ci dispiace, non possiamo rilasciare il passaporto", ci si troverebbe in una situazione complicata. Infatti, di solito le persone ottengono prima il passaporto e poi prenotano il viaggio, mentre qui il procedimento è invertito, ponendo l'intera responsabilità e rischio sulla persona che intende viaggiare. È incerto se il Ministero dell'Interno si assumerà i costi che il viaggiatore subirà nel caso in cui non gli venga concesso il passaporto a causa di un errore del Ministero. (Comunicato ADUC del 4 aprile 2024)