Patologie fisiche e progressivo decadimento cognitivo: sacrosanta l’amministrazione di sostegno
Se le patologie hanno obbligato il soggetto ad avvalersi dell’aiuto di terze persone per le incombenze quotidiane e per l’assistenza notturna

Confermata l’amministrazione di sostegno per il soggetto che risulta affetto da varie patologie fisiche (cardiopatia ischemica, cerebropatia vascolare e poliartrosi invalidante) e da un progressivo decadimento cognitivo, tutte situazioni destinate inevitabilmente ad aggravarsi con l’incedere del tempo. Logico, chiariscono i giudici, dedurne prima la vulnerabilità conseguente alla significativa dipendenza da terze persone e poi la necessarietà dell’assistenza dell’amministratore di sostegno per sopperire ad esigenze di tutela non solo personale ma anche patrimoniale. Ciò risponde all’esigenza di superare i rischi per la persona e per il suo patrimonio, rischi connessi anche, nel caso specifico, alla personalità del soggetto, che mostra tendenza all’isolamento ed alla chiusura con difficoltà nei rapporti interpersonali e a un deterioramento cognitivo destinato ad aggravarsi nel breve tempo, accanto a una compromissione frontale di rilevante entità in personalità rigida con alterazioni della sfera interpersonale. (Ordinanza 15282 del 31 maggio 2023 della Cassazione)