Peggioramento fisico e difficoltà a trovare lavoro legittimano l’assegno divorzile all’ex moglie
Rilevante anche la constatazione che l’unica fonte di reddito per la donna è rappresentata dall’assegno per invalidità di neanche 300 euro

Assegno divorzile all’ex moglie, nonostante la durata limitata del matrimonio e la mancanza di figli, se emerge, come nella vicenda in esame, una sua difficoltà oggettiva nel reperimento di un’occupazione stabile tale da garantirle una costante fonte di reddito. A maggior ragione, poi, l’assegno va riconosciuto se la difficoltà nel trovare un lavoro è dovuta anche all’età e alle condizioni di salute. Per completare il cerchio, infine, i giudici richiamano anche il confronto fra le capacità patrimoniali dei due ex coniugi, confronto che ha portato alla luce una palese disparità economica, con la conseguente necessità di un apporto assistenziale a carico dell’uomo e in favore dell’ex moglie. Rilevante la documentazione medica messa sul tavolo dalla donna e relativa, da un lato, all’aggravamento delle patologie da lei sofferte, e, dall’altro, alle sue peggiorate condizioni economiche, testimoniate anche da ben due sfratti per morosità. A chiudere il cerchio, infine, anche la constatazione che l’unica fonte di reddito per la donna è rappresentata dall’assegno per invalidità di neanche 300 euro. (Ordinanza 21885 dell’11 luglio 2022 della Corte di Cassazione)