Promozione dei giudici: possibile la valutazione da parte dei membri dell’organo giurisdizionale che dovrà accogliere i magistrati
I requisiti sostanziali e le modalità procedurali che presiedono all’adozione delle decisioni di promozione devono essere tali da non poter far sorgere, nei singoli, dubbi legittimi quanto all’indipendenza e all’imparzialità dei giudici destinatari della promozione

La promozione di giudici ad un organo giurisdizionale superiore, basata su una valutazione della loro attività e della loro condotta da parte dei membri di quello stesso organo giurisdizionale, è compatibile con il diritto dell’Unione Europea. Tuttavia, i requisiti sostanziali e le modalità procedurali devono consentire di fugare qualsiasi legittimo dubbio quanto all’indipendenza e all’imparzialità dei giudici coinvolti, una volta che essi siano stati promossi. Questi i paletti fissati dai giudici comunitari, chiamati a prendere in esame le regole applicate in Romania per le promozioni dei magistrati. Il riferimento è, nello specifico, alla riforma, approvata nel 2019 dal ‘Consiglio superiore della magistratura’ rumeno, della procedura di promozione dei giudici agli organi giurisdizionali superiori. I giudici europei hanno chiarito che una normativa nazionale relativa al regime di promozione dei giudici deve garantire il rispetto del principio di indipendenza dei giudici. In tale ottica, il diritto dell’Unione Europea non osta, in linea di principio, a che la promozione di giudici ad un organo giurisdizionale superiore sia fondata su una valutazione della loro attività e della loro condotta da parte di una commissione composta dal presidente e dai membri di quello stesso organo giurisdizionale superiore. Tuttavia, i requisiti sostanziali e le modalità procedurali che presiedono all’adozione delle decisioni di promozione devono essere tali da non poter far sorgere, nei singoli, dubbi legittimi quanto all’indipendenza e all’imparzialità dei giudici destinatari della promozione. (Sentenza del 7 settembre 2023 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)