RdC: per la Consulta è importante contrastare la dipendenza dal gioco d'azzardo
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 54/2024, ha preso in esame il Reddito di Cittadinanza in relazione alle vincite ottenute dal gioco

La Corte costituzionale ha sottolineato come il Reddito di Cittadinanza non possa essere fornito alle persone che, nonostante le vincite al gioco, superino i limiti di reddito previsti, anche se si trovano in difficoltà a causa delle perdite subite.
Nel caso specifico affrontato, una persona ha richiesto il Rdc senza dichiarare le sue precedenti vincite al gioco e senza comunicare le vincite ottenute durante il periodo in cui riceveva il reddito di cittadinanza.
La Corte ha respinto le questioni sulla costituzionalità delle norme che puniscono penalmente la mancata dichiarazione delle vincite al fine di ottenere o mantenere il Reddito di Cittadinanza ed ha spiegato che non è compito dello Stato fornire il Reddito di Cittadinanza a chi, poco tempo prima, ha perso tutto giocando, poiché è importante contrastare la dipendenza dal gioco d'azzardo.
È stato chiarito che le vincite al gioco devono essere dichiarate, senza considerare le perdite correlate. Se una persona ha dissipato denaro giocando nonostante avesse disponibilità economica, non è giusto che la solidarietà pubblica provveda a coprire tali spese. Questo perché assistere in questo modo potrebbe incentivare il gioco d'azzardo e alleviare le conseguenze delle scelte sbagliate dei giocatori a spese dello Stato.
In definitiva, la sentenza mira a evitare il sostegno economico a chi ha perso denaro nel gioco d'azzardo, promuovendo la responsabilità individuale e cercando di ridurre le ricadute negative della dipendenza dal gioco sul benessere delle persone e sulla società nel suo complesso. (Corte Cost. n. 54/2024).