Regole per la pubblicità di forni e cappe

Questo il paletto fissato dai giudici comunitari, i quali precisano che, in generale, i fornitori e i rivenditori di un prodotto devono fare riferimento, nei loro messaggi pubblicitari visivi o nel loro materiale promozionale tecnico, alla classe di efficienza energetica di tale prodotto e alla gamma delle classi di efficienza riportate sull'etichetta del gruppo di prodotti. E tale obbligo si applica, aggiungono, anche se la Commissione Europea non ha ancora adottato un atto delegato che precisi il modo in cui tale riferimento deve essere effettuato. In particolare, tale atto delegato non è ancora stato adottato per quanto riguarda i forni e le cappe per uso domestico. Ciò posto, i fornitori e i rivenditori dispongono di un certo margine discrezionale quanto al modo di fare riferimento alle classi e alle gamme, margine che è tuttavia circoscritto. Infatti, la pubblicità deve, per quanto possibile, adottare la stessa presentazione delle classi e gamme che compare sull'etichetta energetica del forno o della cappa. In ogni caso, se tale presentazione non è realizzabile, la classe e la gamma devono apparire in modo leggibile e visibile ed essere configurate in modo da soddisfare le esigenze di informazione del consumatore. A sollecitare l’intervento dei giudici è stata un’associazione per la lotta contro la concorrenza sleale che ha agito contro un rivenditore tedesco di mobili a basso prezzo, rivenditore che ha pubblicizzato sul proprio sito web una cucina attrezzata e ha fatto ricorso a un messaggio pubblicitario che indicava la classe di efficienza energetica del forno a incasso e della cappa aspirante, senza tuttavia menzionare le gamme delle classi di efficienza energetica riportate sull’etichetta degli apparecchi. (Ordinanza del 5 ottobre 2023 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)