Riconciliazione tra moglie e marito: effetti anche sulla revisione dell’assegno divorzile
Necessaria, però, anche una complessiva, approfondita e comparativa valutazione tra le situazioni rilevanti di entrambi i coniugi

La riconciliazione tra moglie e marito può avere effetti anche sulla ipotesi di revisione dell'assegno divorzile. Questo il principio fissato dai giudici, i quali chiariscono che la riconciliazione post divorzio non può non avere incidenza, quale fatto sopravvenuto, sulla richiesta di revisione dell’assegno divorzile, trattandosi in verità di una vera e propria sopravvenienza rispetto all’equilibrio anteriore, consegnato, per la sua regolazione, a un giudicato rebus sic stantibus, oramai non più capace di regolare il nuovo e modificato assetto di interessi post-coniugali. In questo quadro deve inserirsi però anche una complessiva, approfondita e comparativa valutazione tra le situazioni rilevanti di entrambi i coniugi, riferita a molteplici fattori, al fine dell’accertamento di un sopravvenuto mutamento delle loro condizioni economiche, idoneo a modificare il pregresso assetto patrimoniale realizzato con il precedente provvedimento attributivo dell'assegno, secondo una valutazione comparativa delle loro condizioni. Di conseguenza, si deve verificare se siano sopravvenuti elementi fattuali, idonei a destabilizzare l'assetto patrimoniale in essere. (Ordinanza 6889 dell’8 marzo 2023 della Corte di Cassazione)