Riforma Cartabia: analisi delle modifiche del nuovo decreto correttivo
Il decreto correttivo (d.lgs. n. 164/2024) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale corregge alcune lacune di coordinamento emerse successivamente alla Riforma Cartabia
A due anni dall'introduzione della Riforma Cartabia sul processo civile con il d.lgs. 149/2022, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto correttivo 164/2024. Secondo la Relazione illustrativa, il Governo si propone di risolvere le difficoltà applicative e interpretative emerse dopo l'implementazione della riforma del processo civile.
Il decreto si concentra sulla correzione dei problemi e sull'aggiornamento delle disposizioni, con l'intento di garantire la piena efficacia della riforma. Le modifiche non mirano a cambiamenti radicali, ma si limitano a completare o correggere la riforma del 2022.
I cambiamenti riguardano principalmente la digitalizzazione del processo e l'obbligo di deposito telematico degli atti, la chiarezza del rito semplificato, le impugnazioni, la procedura accelerata in cassazione e la prova scritta nel procedimento per decreto ingiuntivo.
Se alcune di queste modifiche sono ben accolte (come il chiarimento sull'atto d'appello e la semplificazione del procedimento accelerato in cassazione), altre scelte del Governo nel sollevano dubbi. In particolare, si richiamano le questioni relative alla reclamabilità dei provvedimenti “indifferibili” nell'ambito del nuovo processo in materia di persone, minorenni e famiglie e la disciplina delle verifiche preliminari del rito ordinario di cognizione di cui all'art. 171-bis.
Infine, si segnale che tale correttivo sarà operativo a partire dal 26 novembre prossimo.