Troppo lungo il procedimento di disconoscimento della paternità: condannato lo Stato italiano
Risarcimento per una persona che ha dovuto temporeggiare prima di poter far partire l’accertamento giudiziale mirato a individuare il suo vero genitore

Stato italiano condannato a risarcire la persona che ha dovuto attendere troppo a lungo per vedere chiuso il procedimento di disconoscimento della paternità nei confronti di quello che erroneamente aveva ritenuto essere il suo padre biologico. Per i giudici è evidente la violazione perpetrata dallo Stato italiano nei confronti di un uomo che, avendo scoperto di essere figlio di una persona diversa dall’uomo che aveva ritenuto essere il suo padre biologico, ha visto a lungo ‘congelata’ la possibilità di far accertare la sua identità personale a causa della prolungata impossibilità di agire per ottenere il riconoscimento della genitorialità nei confronti del vero padre biologico, e ciò per effetto, e qui entra in gioco la responsabilità dello Stato italiano, della lunga durata dell’originario giudizio di disconoscimento della paternità nei confronti del falso padre biologico. A inchiodare lo Stato italiano è, secondo i giudici, soprattutto il fatto che non siano previste, da parte dell’ordinamento nazionale, misure che consentano di accelerare il procedimento di disconoscimento della paternità. (Sentenza del 6 dicembre 2022 della Corte europea dei diritti dell’uomo)