Violato il limite di velocità: la presunta carenza del modulo per la comunicazione dei dati del conducente non giustifica il silenzio del proprietario del veicolo
I giudici sottolineano che il mancato riscontro di uno specifico campo per la dichiarazione negativa non può costituire un ostacolo insormontabile a fronte della richiesta di comunicare i dati del conducente

Vettura colta a violare il limite di velocità: sacrosanta la multa al proprietario che non fornisce i dati del conducente, anche se è emersa la mancanza, nel modulo per la comunicazione delle generalità della persona alla guida, di uno specifico campo per la dichiarazione negativa. La tesi difensiva è respinta dai giudici ed è anche valutata come testimonianza di una palese mancanza di leale collaborazione con la pubblica amministrazione, resa ancora più evidente dal fatto che il proprietario del veicolo è avvocato. I magistrati sottolineano, in premessa, che il proprietario della vettura ha omesso di rendere qualunque dichiarazione in ordine alle generalità del conducente e ciò basta per legittimare la multa con cui egli è stato sanzionato. Sul tema della mancanza, nel modulo inviato al proprietario del veicolo, di uno specifico campo per la dichiarazione negativa in merito ai dati della persona alla guida della vettura in occasione dell’eccesso di velocità, i magistrati sottolineano che il proprietario del veicolo è avvocato ed è venuto meno al dovere di collaborare lealmente con la pubblica amministrazione, anche, se del caso, spiegando le ragioni per le quali non era in condizione di ricordare chi fosse alla guida della vettura. Per chiudere il cerchio, infine, i giudici sottolineano che il mancato riscontro di uno specifico campo per la dichiarazione negativa non può costituire un ostacolo insormontabile a fronte della richiesta di comunicare i dati del conducente. (Ordinanza 32555 del 4 novembre 2022 della Corte di Cassazione)