IVG e anomalie fetali

Il divieto d’IVG per anomalie fetali costituisce un’ingerenza nell'esercizio del diritto della donna alla vita privata e familiare

IVG e anomalie fetali

Con sentenza del 14 dicembre 2023 (n. 40119/21), la Corte EDU ha ritenuto sussistente la violazione del diritto di una donna alla vita privata e familiare da parte di un tribunale polacco, essendole stato vietato l'accesso a un aborto legale fondato sull'esistenza di anomalie fetali, dopo l'entrata in vigore della riforma legislativa successiva ad una sentenza emessa dalla Corte costituzionale polacca nel 2020. Per la Corte, tale riforma, che ha costretto la ricorrente a recarsi all'estero per abortire, ha avuto su di essa importanti conseguenze psicologiche costituendo un' ingerenza nell'esercizio dei suoi diritti, e più in particolare in un intervento medico per il quale l'interessata soddisfaceva le condizioni richieste e la cui attuazione era già avviata, generando una situazione che l'ha privata delle adeguate garanzie contro l'arbitrarietà. Invero, tale ingerenza non è stata effettuata da un organo compatibile con le esigenze  di preminenza del diritto. Inoltre, la formazione della Corte costituzionale che ha pronunciato la sentenza che ha gravato sui diritti della ricorrente si componeva di giudici che erano stati nominati nell'ambito di un precedente procedimento viziato da gravi irregolarità. ( Corte EDU, 14 dicembre 2023, n. 40119)

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