Salute mentale e detenzione

La custodia cautelare di persona con disturbo mentale in assenza di cure adeguate configura un trattamento inumano e degradante?

Salute mentale e detenzione

Con sentenza del 9 gennaio 2024, la Corte EDU ha ritenuto la violazione del divieto di trattamenti inumani e degradanti e del diritto alla libertà e alla sicurezza da parte del Portogallo in una causa inerente al collocamento del ricorrente in custodia cautelare disposto dai giudici interni dopo che lo stesso era stato giudicato penalmente irresponsabile per diversi presunti reati, a causa del disturbo mentale di cui era affetto. Per la Corte, poiché l'assenza di cure adeguate durante la detenzione in un istituto penitenziario ha inciso sulla condizione di salute dell'interessato, essendo stata per lo stesso fonte di confusione e paura, ha stabilito che lo Stato portoghese dovesse versare una somma a titolo di risarcimento al ricorrente per danni morali. I giudici di Strasburgo hanno dichiarato che le violazioni non possono essere imputate unicamente alla situazione personale del ricorrente e che, nel caso di specie, derivano da un problema strutturale. (Corte EDU, 9 gennaio 2024, n. 30138)

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