Sovvenzione concessa dalla Cina: essa può essere imputata al Paese di origine o di esportazione del prodotto interessato da misure compensative

Di conseguenza, ad imprese installate in Egitto ma sovvenzionate dalla Cina possono essere imposti dazi compensativi

Sovvenzione concessa dalla Cina: essa può essere imputata al Paese di origine o di esportazione del prodotto interessato da misure compensative

Una sovvenzione concessa dalla Cina può essere imputata all’Egitto quale Paese d’origine o di esportazione di un prodotto interessato da misure compensative. Di conseguenza, ad imprese installate in Egitto nella zona di cooperazione economica e commerciale sino-egiziana di Suez, ma sovvenzionate dalla Cina, possono essere imposti dazi compensativi. Questo il paletto fissato dai giudici, i quali riconoscono legittimità, in sostanza, al cosiddetto ‘regolamento antisovvenzioni di base’ adottato dalla Commissione Europea. In premessa, i giudici chiariscono che nel regolamento per pubblica amministrazione si intende qualsiasi ente pubblico entro il territorio del Paese d’origine o di esportazione. Per contro, non risulta che un contributo finanziario non possa essere imputato alla pubblica amministrazione del Paese d’origine o di esportazione del prodotto interessato in virtù degli elementi di prova specifici disponibili. Il fatto, poi, che tale regolamento postuli che il contributo finanziario sia attribuito dalla pubblica amministrazione nel territorio di un Paese non implica che tale contributo debba provenire direttamente dalla pubblica amministrazione del Paese d’origine o di esportazione. Così, il regolamento antisovvenzioni di base non esclude che un contributo finanziario concesso a imprese installate in Egitto da enti pubblici cinesi, e non direttamente dalla pubblica amministrazione egiziana, possa essere imputato a quest’ultima quale pubblica amministrazione del paese d’origine o di esportazione. (Sentenze dell’1 marzo 2023 del Tribunale dell’Unione Europea)

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