Stop alla conservazione generalizzata e indiscriminata dei dati relativi ai clienti di una società di telecomunicazione
Eccezione possibile solo in caso di minaccia grave per la sicurezza nazionale. Possibile, inoltre, una conservazione mirata per la lotta alla criminalità

Il diritto dell’Unione Europea impedisce la conservazione generalizzata e indiscriminata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione dei clienti di una società che fornisce servizi di telecomunicazione, salvo in caso di minaccia grave per la sicurezza nazionale. Tuttavia, ai fini della lotta alla criminalità grave, gli Stati comunitari possono prevedere in particolare una conservazione mirata o rapida di simili dati nonché una conservazione generalizzata e indiscriminata degli indirizzi IP. Inaccettabile, chiariscono i giudici, una normativa nazionale che prevede, a titolo preventivo, per finalità di lotta alla criminalità grave e di prevenzione delle minacce gravi alla pubblica sicurezza, la conservazione generalizzata e indiscriminata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione. Nel caso preso in esame dai giudici si fa riferimento a due società che in Germania forniscono servizi di accesso a Internet accessibili al pubblico e servizi di telefonia, e che hanno contestato l’obbligo loro prescritto dalla legge tedesca in materia di telecomunicazioni di conservare, a decorrere dal 1° luglio 2017, dati relativi al traffico e dati relativi all’ubicazione attinenti alle telecomunicazioni dei loro clienti. I giudici sottolineano che l’insieme di dati relativi al traffico e di dati relativi all’ubicazione conservati può consentire di trarre conclusioni molto precise riguardo alla vita privata delle persone, quali le abitudini della vita quotidiana, i luoghi di soggiorno permanenti o temporanei, gli spostamenti giornalieri o di altro tipo, le attività esercitate, le relazioni sociali e gli ambienti frequentati, e, in particolare, di stabilire un profilo di dette persone. (Sentenza del 20 settembre 2022 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)