Stop alla pubblicità che punta su prezzi bassi e offerte per la vendita di medicinali

Condivisibile il limite imposto dallo Stato. Contenuti pubblicitari di un certo tenore assimilano i medicinali ad altri prodotti di consumo, che sono generalmente oggetto di sconti e riduzioni di prezzo

Stop alla pubblicità che punta su prezzi bassi e offerte per la vendita di medicinali

Legittima la decisione di uno Stato di vietare messaggistica pubblicitaria di medicinali basata su prezzi, su offerte promozionali o su vendite combinate di medicinali e di altri prodotti. I giudici comunitari hanno sancito, nello specifico, la giustezza della posizione assunta dalla Lettonia, poiché simili contenuti pubblicitari favoriscono l’uso irrazionale dei medicinali e perciò debbono essere vietati dagli Stati membri dell’Unione Europea. Il riferimento normativo è alla direttiva europea che armonizza le disposizioni in materia di pubblicità dei medicinali, subordinando tale pubblicità a condizioni, restrizioni e divieti allo scopo di assicurare la tutela della sanità pubblica. Il caso ha riguardato una società a responsabilità limitata che esercita un’attività farmaceutica in Lettonia e che si è vista imposta il divieto di diffondere una pubblicità relativa ad una vendita promozionale di medicinali, divieto basato su una disposizione nazionale che ritiene illegittima la pubblicità dei medicinali basata sui prezzi, su offerte promozionali o su vendite combinate di medicinali e di altri prodotti. I giudici precisano, innanzitutto, che la nozione di ‘pubblicità dei medicinali’ comprende qualsiasi azione d’informazione, di ricerca della clientela o di incitamento, intesa a promuovere la prescrizione, la fornitura, la vendita o il consumo di un medicinale determinato o di medicinali indeterminati. Essi aggiungono poi che la pubblicità dei medicinali non soggetti a prescrizione medica e non rimborsabili può esercitare un’influenza particolarmente rilevante sulla valutazione e sulla scelta operate dai consumatori finali, riguardo tanto alla qualità del medicinale quanto alla quantità da acquistare. Inoltre, la pubblicità mediante i prezzi e la pubblicità relativa ad offerte promozionali o a vendite combinate di medicinali e di altri prodotti possono indurre i consumatori finali ad acquistare e a consumare tali medicinali sulla base di un criterio economico, senza che sia effettuata una valutazione oggettiva fondata sulle loro proprietà terapeutiche e su esigenze mediche concrete. Contenuti pubblicitari del genere assimilano inoltre i medicinali ad altri prodotti di consumo, che sono generalmente oggetto di sconti e riduzioni di prezzo. Infine, la pubblicità mediante i prezzi e la pubblicità relativa ad offerte promozionali o a vendite combinate di medicinali e di altri prodotti incoraggiano quindi l’uso irrazionale ed eccessivo dei medicinali non soggetti a prescrizione medica e non rimborsabili. (Sentenza del 22 dicembre 2022 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)

news più recenti

Mostra di più...