Tradisce ripetutamente la moglie: addebitabile a lui la separazione

Il venir meno dell’affectio coniugalis da parte della donna è stato determinato dai censurabili comportamenti posti in essere dall’uomo che l’ha ripetutamente tradita

Tradisce ripetutamente la moglie: addebitabile a lui la separazione

Colpevole il marito che tradisce ripetutamente la moglie. Addebitabile perciò a lui l’inevitabile separazione coniugale. Per i giudici bisogna partire da un punto fermo: la violazione dell’obbligo di fedeltà tra coniugi comporta l’addebito della separazione. A maggior ragione, poi, quando, come nella vicenda in esame, i tradimenti, da parte dell’uomo, sono stati molteplici. In sostanza, dai dettagli della vicenda emerge, secondo i giudici, che la cessazione del rapporto di coniugio trova un suo antecedente causale nella ripetuta violazione dell’obbligo di fedeltà coniugale da parte del marito, il quale ha avuto più relazioni adulterine. Ciò consente di ritenere che il venir meno dell’affectio coniugalis da parte della donna non è stato determinato dalla situazione di separazione di fatto dei coniugi, conseguente alla lunga permanenza all’estero dell’uomo, bensì dai censurabili comportamenti posti in essere dall’uomo che ha ripetutamente e in modo disinvolto tradito la moglie. (Ordinanza 27955 del 23 settembre 2022 della Corte di Cassazione)

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