Ricapitalizzazione di Lufthansa da parte della Germania in piena pandemia: i giudici contro la Commissione Europea

Annullata la decisione con cui la Commissione Europea aveva approvato la ricapitalizzazione da 6.000.000.000 di euro, decisione risultata, secondo i giudici, viziata da vari errori

Ricapitalizzazione di Lufthansa da parte della Germania in piena pandemia: i giudici contro la Commissione Europea

Giudici comunitari contro la Commissione Europea: messo in dubbio, difatti, il provvedimento con cui è stata approvata la ricapitalizzazione di ‘Lufthansa’ da parte della Germania nel pieno della pandemia provocata dalla diffusione del Covid-19. Nello specifico, i giudici hanno annullato la decisione con cui la Commissione Europea aveva approvato la ricapitalizzazione da 6.000.000.000 di euro, osservando che quella decisione è risultata essere viziata da vari errori. In particolare, la Commissione Europea ha commesso un errore ritenendo che ‘Lufthansa’ non fosse in grado di reperire finanziamenti sui mercati per la totalità del suo fabbisogno e, allo stesso tempo, omettendo di esigere un meccanismo che incentivasse ‘Lufthansa’ a riacquistare la partecipazione della Germania il più rapidamente possibile. Allo stesso tempo, la Commissione Europea ha commesso un altro errore, aggiungono i giudici, negando l'esistenza di un notevole potere di mercato di ‘Lufthansa’ in taluni aeroporti e accettando taluni impegni che non garantivano la salvaguardia di una concorrenza effettiva sul mercato. Queste le osservazioni dei giudici, chiamati a prendere in esame la vicenda cominciata nel giugno del 2020 quando la Germania notificò alla Commissione Europea un aiuto individuale sotto forma di ricapitalizzazione per un importo di 6.000.000.000 di euro) concesso alla ‘Lufthansa’, una ricapitalizzazione che si inseriva nell’ambito di una serie di misure di sostegno più ampio a favore del gruppo ‘Lufthansa’ e che mirava a ripristinare la posizione di bilancio e la liquidità delle imprese di detto gruppo nella situazione eccezionale causata dalla pandemia di Covid-19. (Sentenza del 10 maggio 2023 del Tribunale dell’Unione Europea)  

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